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CHI SONO I FORCONI?

Un movimento italiano che somiglia molto a quello francese dei gilet gialli

L'origine del nome forconi viene da Mariano Ferro, il capo del movimento, che all'epoca aveva detto: "Dobbiamo prenderli a forconate". Con questa frase simbolo del movimento, Mariano Ferro faceva chiaramente riferimento ai politici dell'epoca.

Il termine forcone viene dai paesani ed è un simbolo di lavoro che ritorna spesso durante le rivolte popolari: quando le persone non ne potevano più, impugnavano i loro forconi. 

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Il movimento di protesta è un'associazione nata tra il 2011 e il 2012, composta di agricoltori, pastori, sollevatori che non tolleravano più il governo Monti, il presidente del Consiglio dei Ministri dell'epoca.

I principali leaders del movimento sono Lucio Chiavegato, Danilo Calvani e Mariano Ferro. Chiavegato è il presidente di Life - Liberi Imprenditori Federalisti Europei -, si tratta di un partito italiano che aderisce alla mobilitazione dei cosiddetti forconi. In seguito, Calvani fa parte della commissione degli agricoltori dell'Agro Pontino. E infine Ferro che, come abbiamo già visto, è considerato il capo storico del movimento in questione.

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I forconi avevano cominciato i loro movimenti di protesta tra il 2011 e il 2012 quando, da nord a sud, hanno organizzato dei lock-out, degli scioperi e dei blocchi stradali, soprattutto in Sicilia. In effetti queste proteste hanno avuto inizio proprio in Sicilia per poi estendersi al resto dell'Italia. I soggetti che scendono in piazza per protestare non solo solo delle persone ordinarie, ma anche dei sindacati. Tra le persone del popolo invece troviamo degli agricoltori, degli artigiani, dei commercianti, dei piccoli commercianti, dei disoccupati, degli studenti e infine dei semplici cittadini. 

Fin dalle sue origini, alcuni hanno accusato il movimento di essere sostenuto, in parte da delle organizzazioni mafiose. 

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Lo scopo delle loro proteste è quello di combattere la globalizzazione, di far ripartire il lavoro e di riappropriarsi della democrazia. Alcuni parlano di uscire dalla zona euro, altri esigono un referendum per creare una moneta locale. Altri ancora vogliono andare a votare il prima possibile con una nuova legge elettorale, Lo slogan del movimento è "Fermiamo l'Italia. Riprendiamoci il nostro futuro!". Essenzialmente lottano contro una debole considerazione delle istituzioni.

Un'altra ragione delle loro proteste, simile a quella dei gilet gialli, riguarda il problema del prezzo della benzina che sarebbe troppo elevato. Le rivendicazioni su questo aumento provengono principalmente dai camionisti e dai pescatori che hanno notato che, da qualche anno, il carburante è aumentato di circa il 30% a causa del governo Monti.

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La somiglianza con i gilet gialli Ã¨ provata anche dal modo di protestare. Le manifestazioni dei forconi, in effetti, si svolgono attraverso dei blocchi ai pedaggi autostradali e lungo le strade statali, provocando dei disagi alla circolazione dei mezzi. Nel 2013, per esempio, la città italiana di Torino è stata violentemente assediata con numerosi scontri nel centro storico. Inoltre, per le vie del centro città ci sono stati numerosi danni causati alle vetrine dei negozi e dei palazzi, mentre una dozzina di poliziotti e carabinieri sono stati feriti. Senza contare, ovviamente, le perturbazioni alla circolazione dei trasporti pubblici della città e al traffico stradale. Si sono prodotti anche dei blocchi alla circolazione dei treni in altre parti d'Italia, come per esempio nella città di Genova per andare in direzione della Francia.

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Nonostante tutto ciò, bisogna sottolineare che, contrariamente al movimento dei gilet gialli, i forconi sono meno visibili, meno radicali, meno violenti e meno cospiratori. Inoltre il loro movimento oggi non esiste praticamente più.

I forconi: Testo

I FORCONI DI FRONTE ALLA CRISI DA COVID-19

Come sappiamo già, il movimento dei forconi non esiste più. Tuttavia, Danilo Calvani ch è contadino della provincia di Latina e che è stato uno dei protagonisti del movimento dei forconi, Ã¨ tornato recentemente. In effetti, è riapparso durante questo periodo di crisi sanitaria a capo di un gruppo di imprenditori che hanno animato le proteste di Milano. Queste proteste si sono sviluppate in seguito alle restrizioni del mese di ottobre imposte dal governo al fine di limitare la seconda ondata da Covid-19. In queste manifestazioni ci sono delle persone che affermano che il virus non esiste e che gli ospedali, in realtà, sono vuoti. Dicono che ci sia una vera e propria dittatura sanitaria e che gli uomini politici ci vogliano, molto semplicemente, manipolare. 

I forconi: Testo

© 2021 by Chiara Saullo.

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