top of page

CHI SONO I GILET GIALLI?

gilet gialli sono chiamati così per gli stessi giubbotti gialli che indossano quando scendono in piazza per protestare. I manifestanti, oltre ad utilizzare questi giubbotti come strumento di sicurezza per rendersi visibili agli occhi dei conducenti, hanno reso questo strumento un vero e proprio simbolo in tutta la Francia. 

​

Il movimento di protesta è nato nel novembre del 2018 e non ha ancora cessato di protestare nelle vie di numerose città francesi. Il movimento è nato dal prezzo elevato del petrolio, dalla decisione di ridurre la velocità sulle strade statali da 90 a 80 km/h, dall'aumento dei pedaggi autostradali e sul potenziamento dei radar sulle strade. 

​

Da novembre 2018 alla testa del movimento troviamo Jacline Mouraud, una donna francese di 53 anni che professionalmente fa la cantautrice e che vive in un paesino della Bretagna. Dice di vivere con meno di 1000 euro per mese e di avere solo una macchina, un Suv diesel comprato 10 anni prima al costo di 11 mila euro. È lei che ha fatto scoppiare le manifestazioni pubblicando un video di 5 minuti su Facebook che, molto rapidamente, è divenuto virale e che ha subito acquisito numerosi alleati e di proteste sul web. In questo video si scaglia contro Emmanuel Macron e denuncia la caccia ai conducenti che possiedono diesel instituita da quando è al governo.  

La manovra politica del presidente Emmanuel Macron è dettata da una necessità di ridurre l'inquinamento, ma questa è stata criticata perché nessuna misura alternativa è stata proposta per coloro che non possono spostarsi in altro modo che in macchina, soprattutto per coloro che vivono nelle zone rurali dove i trasporti pubblici sono insufficienti o inesistenti. 

Pertanto, in seguito al video della signora Mouraud, il 17 novembre 2018 i gilet gialli sono scesi in piazza per la prima volta simultaneamente in 600 città diverse del Paese.

​

Il modo di protestare dei gilet gialli è diventata molto più violenta col trascorrere del tempo. Hanno iniziato con delle semplici manifestazioni e dei blocchi nelle strade per finire per aggiungere anche la violenza e i saccheggi. Ci sono state numerose scene di guerriglia urbana e di conflitti violenti tra coloro che protestano e la polizia. Per esempio a marzo 2019 a Parigi i manifestanti hanno saccheggiato numerosi negozi negli Champs-Élysée ed hanno incendiato palazzi di lusso e immobili al grido di "Rivoluzione!". Durante queste proteste, numerose persone sono state ferite e numerose vite sono state messe in pericolo. Il presidente Emmanuel Macron ha denunciato tali comportamenti sulla sua pagina Twitter: "Ciò che è successo oggi sugli Champs-Élysée, non si tratta di una manifestazione. Sono delle persone che vogliono distruggere la Repubblica, al rischio di ammazzare. Tutti coloro che erano lì si sono resi complici di quanto accaduto [...]"

I gilet gialli: Testo

I GILET GIALLI DI FRONTE ALLA CRISI DA COVID-19

Dopo un lungo periodo di interruzione dovuto alle misure di contenimento del virus, il movimento dei gilet gialli Ã¨ tornato in piazza a manifestare nel mese di settembre 2020. Centinaia di persone si sono ritrovate nelle vie principali di Parigi dove la prefettura aveva dato l'ordinanza di non assembrarsi. Più di 200 persone sono state fermate dalla polizia.

​

Il loro scopo era di protestare contro il governo del presidente Emmanuel Macron, così come contro le sue politiche. In particolare queste proteste riguardano le misure prese circa la riforma del sistema di pensionamento. Inoltre, hanno denunciato la cosiddetta "dittatura sanitaria" ed hanno protestato contro l'obbligo di portare la mascherina. Il movimento, che è nato da un aumento delle tasse sul carburante, ora si concentra sulla "convergenza delle lotte". I gilet gialli e il movimento No-mask si sono uniti contro Macron e le restrizioni da Covid-19. 

​

Tuttavia, quel che è vero è che il Covid-19 ha segnato un colpo d'arresto importante alle iniziative dei gilet gialli e, anche se ci sono ancora delle persone sulle reti sociali che invitano ad agire, il loro futuro resta per il momento ancora molto incerto. Ma assicurano che torneranno presto con numerose nuove proposte perché il sentimento di rabbia non è svanito.

I gilet gialli: Testo

© 2021 by Chiara Saullo.

bottom of page