CHI SONOÂ LE SARDINE?
Un movimento abbastanza recente
Il nome le sardine nasce dall'espressione "schiacciati come delle sardine" che rinvia alla caratteristica del movimento di riempire al massimo le piazze pubbliche e di essere dunque schiacciati l'uno con l'altro. Il nome fa anche riferimento al carattere di questi pesciolini indifesi, che tuttavia si spostano in gruppo prendendo coraggio a due mani.
​
Il movimento delle sardine è nato il 15 novembre 2019 a Bologna in Piazza Maggiore. Una piazza dove poco più di 6.000 persone, appiccicati come delle sardine, si sono riunite per protestare contro il segretario federale della Lega Nord Matteo Salvini e contro la sua politica di estrema destra.
​
Il creatore del movimento è Mattia Santori con Giulia Trappoloni, Andrea Garreffa e Roberto Morotti, quattro giovani bolognesi che hanno poco più di 30 anni e che si sono conosciuti all'università . L'elemento particolare del movimento è quello di essere molto silenziosi per assomigliare al carattere delle sardine e per contrastare le urla dei comizi. Alla creazione del movimento non vi era alcuna bandiera di partito, nessun altro simbolo: solo quello delle sardine. È per questo che non possiamo definire "violento" il loro modo di protestare, ma semmai il contrario. Mattia Santori definisce le sardine come "un anticorpo piuttosto che un movimento politico".
​
Lo scopo delle loro proteste è di non far salire né il fascismo né il razzismo al potere e dunque di manifestare contro le politiche di estrema destra difendendo i propri valori repubblicani e democratici.
Les sardine vogliono passare da una politica sull'immigrazione a una politica sull'integrazione. Inoltre, per quanto riguarda il Recovery Fund e il Mes per la salute, sostengono che non debbano essere gestiti dal partito di destra. "Si tratta di un'opportunità troppo grande per il rilancio della nostra regione e non possiamo darla in mano a coloro che non fanno il nostro stesso interesse".
LE SARDINE DI FRONTE ALLA CRISI DAÂ COVID-19
Durante la pandemia da Covid-19, il movimento delle sardine è quasi scomparso. La distanza sociale li ha costretti a non potersi riunire nelle piazze e a fermare, per il momento, le manifestazioni. È per questa ragione che, a maggio, il capo del movimento Mattia Santori ha annunciato che si sarebbero presi una pausa. L'ondata di notiziari sulla pandemia ha posizionato le sardine in secondo piano e durante questo periodo nessuno ha più parlato di loro. Il silenzio è stato mantenuto fino a quando Mattia Santori ha fatto sentire la propria voce e ha informato il paese che il suo movimento non è mai andato via. A giugno, una volta terminato l'isolamento, le sardine sono tornate in piazza per protestare, questa volta, contro il razzismo. Desideravano sostenere le proteste americane contro il brutale assassinio di George Floyd il maggio scorso.
Molte persone prevedono che il movimento potrebbe diventare un partito o una confluenza del partito democratico; altre ritengono che il fenomeno delle sardine sia in via di esaurimento.